"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

17 settembre 2014

Peshmerga curdi liberano alcuni villaggi cristiani occupati da jihadisti

By Asia News

Almeno sette villaggi cristiani nel nord dell'Iraq sono stati liberati dopo una serie di scontri fra peshmerga curdi e jihadisti dello Stato islamico.
I sette villaggi si trovano a ovest di Erbil, nella piana di Ninive. I comandi militari curdi sottolineano l'importante aiuto dato dall'aviazione statunitense e affermano che i jihadisti hanno minato molte case prima di fuggire.
Dai primi di agosto, centinaia di migliaia di cristiani, yazidi, sciiti e turkmeni sono fuggiti dalla piana conquistata dalle milizie dello SI, che uccidono chiunque contrasta il loro islam fondamentalista e costringono i cristiani a scegliere fra la conversione all'islam, il pagamento di una tassa di "protezione" o la fuga. I jihadisti hanno conquistato circa un terzo del territorio irakeno, comprese le città di Mosul e Qaraqosh. Gli Stati Uniti sono intervenuti con raid aerei in aiuto ai combattenti peshmerga e hanno varato una coalizione internazionale per sconfiggere lo SI.
I villaggi liberati sono vicini alle città di Bartallah e Qaraqosh. Nei giorni scorsi è stata liberata anche la città di Alqosh a circa 50 km a nord di Mosul. Secondo l'agenzia Aina, il 75% dei cristiani siriaci che erano fuggiti, sono ritornati nella loro città e il 12 settembre scorso hanno celebrato la festa del martire patrono, Mar Qardakh, con una messa e con una processione. Diverse persone affermano che la vita ad Alqosh sta ritornando al ritmo normale, anche se nei villaggi vicini non vi è acqua o elettricità.
L'economia però è disastrosa. Un solo esempio: da oltre tre mesi gli impiegati pubblici non ricevono alcuno stipendio e le loro famiglie vivono con donazioni provenienti dall'estero.