"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

16 dicembre 2014

Iraq: Appello di padre Basa a Gubbio, "non dimenticare i cristiani perseguitati."

By SIR

“Abbiamo avuto tante, tante guerre in Iraq. Ma ogni giorno, adesso, la situazione diventa sempre più difficile. Ogni guerra peggio della precedente. Tutto questo porta tanto dolore e tanta sofferenza tra la nostra gente”.
A dieci giorni dal Natale, padre Rebwar Audish Basa ha rinnovato ieri l’appello della Chiesa caldea del Kurdistan iracheno a non dimenticare i cristiani che stanno vivendo nella precarietà e nella sofferenza fra Iraq, Siria e Turchia.
Il procuratore generale dell’Ordine antoniano di Sant’Ormisda dei Caldei ne ha parlato durante serata di musica e solidarietà organizzata a Gubbio, in occasione del “Concerto sotto l’Albero” 2014.
“I cristiani cacciati dalla città di Mosul e dalla pianura di Ninive in Iraq - ha detto ancora padre Basa - per la prima volta non potranno celebrare il Natale. Purtroppo questi profughi cristiani, yazidi e di altri popoli che sono vittime della violenza del terrorismo fondamentalista, hanno nella mente un passato di guerre sanguinose e un presente tragico sotto le tende, lontani dalle loro terre, case e chiese”. Alle parole di padre Basa si sono unite quelle del vescovo di Gubbio monsignor Mario Ceccobelli, che ha invitato tutti a “pregare per i cristiani perseguitati e martirizzati in Oriente”.

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